Dove si trova il Laboratorio?

Il nostro LingLab si trova in Piazza dell’Ateneo Nuovo, Edificio U6. Al vostro arrivo, se verrete in macchina, uno dei nostri collaboratori vi guiderà al parcheggio sotterraneo a disposizione di chi lavora in Università. Il luogo è raggiungibile facilmente anche in metro (M5, fermata Ponale), in Bus (43-52-81-87), Tram (7) e Treno (Stazione Greco-Pirelli).

Come verrà protetta la privacy di mio figlio/a?

Vostro figlio/a prenderà parte ai nostri studi in forma anonima: i dati sensibili verrano resi anonimi. 

Come genitori vi chiederemo di confermare con una firma che: a) siete stati informati debitamente dai nostri collaboratori di tutti gli aspetti dello studio; b) fornite il consenso alla partecipazione di vostro figlio/a all’esperimento; c) date l’autorizzazione al trattamento dei dati. 

I dati verranno anonimizzati conferendo a ogni partecipante un codice segreto a cui associare le risposte fornite dal bambino/a e salvate dal sistema. Il nome del/la bambino/a non sarà mai registrato, così come nessuna altra informazione consentirà di risalire alla sua identità.

In questo modo l’analisi e l’elaborazione dei dati verranno fatti in forma completamente anonima e i nostri addetti all’elaborazione dei dati non avranno accesso a dati personali o ad altri dati sensibili.

Soltanto i risultati generali della ricerca verranno disseminati alla comunità scientifica globale, mentre i risultati dei singoli partecipanti non verranno considerati individualmente né riportati nelle pubblicazioni.

Chi condurrà gli esperimenti?

Dopo aver compilato il form di contatto riceverai una mail da un nostro collaboratore, che ti proporrà di partecipare a uno dei nostri studi. 

Il nostro staff è composto da ricercatori e ricercatrici esperti, specializzati nella somministrazione di esperimenti a bambini. Vi guideranno e aiuteranno il/la bambino/a nella somministrazione online e di persona in laboratorio, rispondendo a ogni vostra domanda e, soprattutto, stabilendo un contatto positivo con i bambini. Mettere a proprio agio ogni bambino e farlo sentire tranquillo e rilassato nell’esprimersi e rispondere liberamente durante l’esperimento, è il primo e più importante obiettivo di ogni nostro collaboratore. Il nostro gruppo è guidato dalla Prof.ssa Maria Teresa Guasti, Ordinario di Linguistica presso l’Università Milano-Bicocca, che vanta molte pubblicazioni e una lunga esperienza nella ricerca con partecipanti bambini.

Cosa succede se il mio bambino non vuole più partecipare?

Nessun bambino viene coinvolto nei nostri esperimenti se non vuole e non si sente a suo agio; per questo motivo chiediamo sempre direttamente ai bambini se vogliono partecipare prima di ogni esperimento. Nel caso un bambino dovesse sentirsi a disagio nel corso dell’esperimento e/o non volesse più proseguire, l’esperimento verrà subito terminato senza nessun problema da parte dei nostri collaboratori.

Che cos’è il progetto LeibnizDream?

Il LeibnizDream project è un Progetto di ricerca finanziato dalla comunità europea che nasce dalla collaborazione tra l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, il Leibniz-Centre di Linguistica Generale (ZAS), e la Humboldt University di Berlino. Il progetto è ispirato al filosofo, matematico e linguista tedesco Gottfried Wilhelm Leibniz. Egli, infatti, affermava che il linguaggio umano è la chiave per comprendere la mente e il pensiero umano. Con il Progetto LeibnizDream il nostro obiettivo è proprio quello di realizzare il suo sogno e provare che i nostri pensieri determinano il linguaggio. 

La nostra ipotesi è che il linguaggio dei bambini sia un migliore specchio della mente umana rispetto a quello adulto. Per questo motivo, allo scopo di comprendere meglio in che modo i bambini traducono il loro pensiero in linguaggio, ci siamo posti l’obiettivo di studiare il linguaggio nei bambini in più di 50 lingue di tutto il mondo.

Il Progetto LeibnizDream, primo a condurre una collaborazione di ricerca globale per lo studio dell’acquisizione del linguaggio, mira a costituire un nuovo modello di linguaggio. Per i suoi obiettivi ambiziosi e il suo contributo sostanziale alla conoscenza scientifica sul linguaggio infantile e adulto, il progetto è stato selezionato e finanziato dall’Unione Europea e dal European Research Council (ERC).